Ritrovamento Francese: Baravantan Scova Tavole Originali di Jean Delaye (“Croquis de Guerre 1939-1945”) a Mirapoix
Un Tesoro della Seconda Guerra Mondiale Riemerge a Mirapoix
Nel mondo dei cercatori di oggetti, poche storie eguagliano l’emozione di un ritrovamento che lega arte, storia e un pizzico di fortuna. Oggi raccontiamo l’ultima avventura del nostro Baravantan, che nella pittoresca cittadina francese di Mirapoix ha riportato alla luce un pezzo di memoria del secondo conflitto mondiale: due tavole originali firmate dall’artista e soldato Théophile-Jean Delaye. Questi disegni non sono opere qualsiasi, ma fanno parte della sua celebre e toccante collezione “24 croquis de guerre (1939-1945)”.
La Scoperta nel Brocante dalla Dama in Rosso
La giornata era iniziata come tante altre per Baravantan: una lenta passeggiata esplorativa nel cuore di Mirapoix, un luogo dove ogni portone sembra nascondere un racconto. L’istinto lo ha guidato verso un piccolo e affascinante brocante, uno di quei negozi stracolmi di storia, gestito da un’elegantissima signora anziana dai capelli rosso fuoco. È stato tra pile di libri antichi e porcellane d’epoca che lo sguardo di Baravantan è caduto su due semplici cornici nere. All’interno, due schizzi a inchiostro dal tratto potente e realistico. La firma, inconfondibile per un occhio allenato, recitava: “T. Delaye”.
Le Opere Ritrovate: Analisi dei “Croquis de Guerre”
I disegni recuperati sono due testimonianze dirette e potenti della vita al fronte, catturate con un’immediatezza quasi fotografica.
“Il Paracadutista”: La prima tavola originale mostra un soldato delle truppe aviotrasportate sospeso al suo paracadute, un istante prima di toccare un suolo già devastato dalla guerra, come testimonia la carcassa di un veicolo militare sottostante. L’opera trasmette la tensione e la solitudine del soldato in un momento di estrema vulnerabilità.

“L’Assalto”: La seconda tavola è pura azione. Una squadra di soldati si lancia all’attacco tra le macerie di un villaggio in fiamme. Il fumo denso e il movimento frenetico dei corpi comunicano il caos e la violenza del combattimento, un perfetto esempio dello stile crudo e documentaristico di Delaye.

Chi era Théophile-Jean Delaye? L’Artista, il Militare, il Cartografo
Comprendere il valore di questo ritrovamento significa conoscere la figura di Théophile-Jean Delaye (1896-1970). Uomo dal talento poliedrico, Delaye fu un apprezzato ufficiale dei cacciatori alpini francesi, ma anche un artista e, soprattutto, un cartografo di fama internazionale. La sua carriera lo portò in Marocco, dove mappò con una precisione artistica senza precedenti le complesse catene montuose dell’Atlante.
Questa sua duplice natura emerge con forza nei “Croquis de guerre”. Non sono interpretazioni fantasiose, ma veri e propri reportage dal fronte, realizzati con l’occhio scientifico del topografo e l’anima sensibile dell’artista. Ogni dettaglio, dall’equipaggiamento al paesaggio, è tracciato con veridicità storica ed emotiva.

Rivivere la Storia: Come Trovare la Collezione Completa
Trovare le tavole originali, come è capitato a Baravantan, è un evento eccezionale. Tuttavia, per gli appassionati di storia militare e gli amanti dell’arte, è possibile reperire la collezione completa così come fu pubblicata nel dopoguerra. La serie dei “24 croquis de guerre” fu infatti raccolta in un portfolio (o sous jaquette) che oggi è diventato un ambito pezzo da collezione.
Copie di questa storica pubblicazione appaiono occasionalmente su siti specializzati e marketplace online. Ad esempio, è possibile farsi un’idea del valore e della presentazione di quest’opera osservando aste passate o attuali, come questa copia del portfolio originale dei 24 Croquis de Guerre in vendita su eBay.fr. Questo link mostra il prodotto nella sua interezza, permettendo di apprezzare la raccolta completa che Delaye volle condividere con il mondo.
Il Valore del Ritrovamento e il Futuro degli Oggetti Dispersi
La scoperta di Baravantan a Mirapoix ci insegna una lezione fondamentale: la storia è ovunque, in attesa di essere riscoperta. Quei due disegni, sopravvissuti per decenni, non sono solo opere d’arte, ma frammenti di vita vissuta, documenti che parlano un linguaggio universale di sofferenza e coraggio.
Per Baravantan.it, ogni oggetto ritrovato è un capitolo di un libro più grande. Questa storia non è solo un colpo di fortuna, ma il risultato di una ricerca costante, mossa dalla passione e dalla curiosità.
Avete anche voi una storia di un oggetto ritrovato da condividere? Raccontatela alla nostra community e continuate a seguire le avventure di Baravantan.


