I Colori del Tempo: Datare i Vetri di Mare in Base al Colore (Guida Rara)
Ogni collezionista di vetri di mare sa che il momento più emozionante della ricerca è l’individuazione del colore. Un lampo turchese tra i ciottoli, un rosso rubino che brilla sotto il sole. Ma il colore non è solo una questione estetica: è il principale indizio per datare i vetri di mare e scoprirne l’origine e la rarità.
Questa guida ti aiuterà a leggere la storia nascosta in ogni frammento colorato.
La Piramide della Rarità dei Colori
La rarità di un colore dipende da quanto poco quel vetro fosse prodotto in passato. Ecco una classificazione generale, dal più comune al più raro.
Colori Comuni (facili da trovare):
- Bianco/Trasparente: Da bottiglie e barattoli moderni (anni ’60-oggi). Molto comune.
- Verde “Kelly”: Il tipico verde delle bottiglie di birra e bevande gassate moderne.
- Marrone: Anche questo molto comune, proveniente da bottiglie di birra, vino e medicinali.

Colori Poco Comuni
- Verde Oliva / Verde Foresta: Spesso da bottiglie di vino antiche (fine ‘800 – metà ‘900).
- Verde Mare (Seafoam Green): Un verde molto chiaro e acquoso, tipico delle vecchie bottiglie di Coca-Cola (che contenevano Sali di ferro).
- Azzurro Chiaro (Soft Blue): Da barattoli per conserve (es. Mason Jars), bottiglie di medicinali o cosmetici.
Colori Rari
- Viola / Ametista: Proviene da vetro trasparente prodotto tra il 1880 e il 1920 che conteneva manganese. Il manganese, esposto ai raggi UV del sole, vira il colore del vetro verso il lavanda o il viola.
- Cobalto / Blu Intenso: Da bottiglie di medicinali antiche come il Bromo-Seltzer o il Vicks VapoRub, e da flaconi di veleno. Molto ricercato.
- Verde Smeraldo: Un verde brillante e intenso, tipico di alcune bottiglie di bibite o di liquori dei primi del ‘900.
- Rosa / Pesca: Da servizi di piatti e bicchieri del periodo della Grande Depressione americana (“Depression Glass”).
Colori Estremamente Rari (il “Sacro Graal” del Collezionista)
- Rosso Rubino: Il vetro rosso era costosissimo da produrre perché richiedeva l’uso di vero oro nella miscela. Trovare un pezzo rosso è un evento. Spesso provengono da fanali di navi, auto d’epoca o da lussuosi oggetti di vetreria. Datazione: Principalmente fine ‘800 – metà ‘900.
- Arancione: Il colore più raro in assoluto. La produzione di vetro arancione era limitatissima, spesso legata a oggetti di art déco o a specifici segnali di avvertimento.
- Turchese: Più raro del comune azzurro, era usato per oggetti decorativi, sifoni o bottiglie di lusso tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
- Giallo: Molto raro, usato per alcuni vasi o bicchieri.
- Vetro “Nero Pirata”: Non è veramente nero. Si tratta di un vetro verde oliva o marrone talmente scuro e denso da apparire nero. Tenendolo contro una fonte di luce forte se ne svela il vero colore. Proviene da antiche bottiglie di rum, birra o vino del XVIII e XIX secolo, fatte scure per proteggere il contenuto dalla luce. Trovarne un pezzo è come trovare un pezzo di storia.