La Bellezza della Memoria: Workshop per Diventare Narratori del Proprio Patrimonio
La Bellezza della Memoria: Workshop per Diventare Narratori del Proprio Patrimonio
Target: Associazioni, Case Editrici, Ecomusei, Enti di Formazione
La valorizzazione del patrimonio culturale non è un’attività riservata esclusivamente agli specialisti. Anzi, la sua forza più autentica risiede nella capacità di una comunità di riconoscere, custodire e raccontare la propria storia. Baravantan crede profondamente nel potere della condivisione delle competenze e per questo offre workshop e percorsi formativi rivolti ad associazioni, piccoli musei, ecomusei e a tutti quegli enti che vogliono diventare protagonisti attivi nella cura della propria memoria.
Imparare a “Vedere” e a “Raccontare”
I nostri workshop non sono lezioni frontali, ma laboratori pratici e partecipativi. L’obiettivo è fornire ai partecipanti una “cassetta degli attrezzi” concettuale e operativa per:
- Leggere gli Oggetti: Insegniamo a guardare un oggetto comune – un utensile da lavoro, una lettera, un abito – e a scoprirvi le tracce immateriali che contiene: le tecniche, i contesti sociali, le storie di vita.
- Costruire una Narrazione Collettiva: Attraverso tecniche di storytelling e progettazione partecipata, facilitiamo processi in cui la comunità stessa costruisce il racconto del proprio patrimonio, decidendo cosa è importante salvare dall’oblio e come raccontarlo.
- Progettare Piccoli Interventi: Forniamo le basi per ideare e realizzare in autonomia piccoli progetti di valorizzazione: da una mostra di comunità a un progetto editoriale (come un libro di ricette storiche), da una mappa di comunità a un archivio digitale partecipato.





Un Approccio Teorico e Pratico
Nei nostri percorsi formativi, uniamo la pratica a spunti teorici accessibili. Facciamo riferimento al concetto di memoria culturale di Aleida Assmann, che distingue tra la memoria “archiviata” (il canone) e quella “vissuta” (comunicativa). I nostri workshop mirano a far dialogare queste due dimensioni, riattivando i saperi locali e connettendoli a una cornice culturale più ampia.
Ci ispiriamo anche al lavoro di artiste come Susan Hiller, che per tutta la vita ha collezionato e catalogato manufatti della cultura popolare (cartoline, canzoni, storie di sogni), dimostrando che ogni frammento, anche il più umile, è un portale per comprendere l’immaginario collettivo.
Con i nostri workshop, Baravantan non si limita a “fare un progetto per”, ma lavora “insieme a”, trasferendo metodi e passione. Perché crediamo che il modo più sostenibile per custodire la bellezza della memoria sia mettere le persone in condizione di prendersene cura in prima persona.